L’associazione Assovini Sicilia, con circa 90 associati, punta su Sostenibilità, enoturismo, digitale.
Enoturismo digitale e sostenibile : il nuovo vino di Sicilia punta su visite e degustazione, wine trekking, pic-nic tra i filari, corsi di cucina.
In materia di Enoturismo e sostenibilità per il vino di Sicilia, Laurent Bernard de la Gatinais, Presidente di Assovini Sicilia, ha dichiarato: “La Sicilia ha le carte in regola per essere un’immensa Napa Valley. Prima l’enoturismo si limitava alla degustazione, oggi si punta a qualcosa di più complesso. E’ un modo completo per promuovere la Sicilia del vino, dalle piccole alle grandi aziende vinicole. Rendendo l’enoturismo digitale e sostenibile mette insieme territorio, vino, natura, cibo, relax, convivialità. Assovini Sicilia intende supportare la ricettività come strategia per fare conoscere il territorio e la cultura gastronomica”.
Nello specifico, Assovini Sicilia sta lavorando anche all’accreditamento della struttura associativa come ente di formazione rivolto ai soci. L’obiettivo è individuare un know how che fornisca ai produttori di vino siciliano gli elementi. Le informazioni per compiere scelte e strategie ad hoc per la sostenibilità si concentrano sull’ Enoturismo e la sostenibilità per il vino di Sicilia.
“Un’opportunità di formazione in materia di Enoturismo e sostenibilità per il vino e anche per le nuove generazioni grazie alla condivisione di idee e di esperienze” – commenta Laurent de La Gatinais.
Sostenibilità per il vino di Sicilia grazie a SOStain.
Nel futuro di Assovini Sicilia, c’è molta attenzione alla sostenibilità, un valore che l’associazione di vitivinicoltori siciliani porta avanti con la Fondazione SOStain Sicilia.
Insieme al Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e presieduta da Alberto Tasca, SOStain è un programma di sostenibilità per la vitivinicoltura siciliana. Attraverso rigorosi indicatori le aziende possono ridurre l’impatto sull’ecosistema.
Sono infatti numerosi gli aspetti del programma SOStain, messo a punto da un Comitato Scientifico indipendente.
Le cantine devono attenersi al disciplinare per ottenere un marchio di sostenibilità da apporre in bottiglia : “Dopo un lavoro sul territorio, siamo adesso entrati nella seconda fase operativa. Vogliamo garantire formazione e assistenza tecnica continua alle aziende che producono vino in Sicilia – commenta Alberto Tasca, presidente di SOStain -. È fondamentale che arrivi un messaggio anche ai consumatori: SOStain è un percorso per migliorare la sostenibilità del territorio siciliano, portare benefici ai vini di Sicilia” conclude Tasca.
La ripresa parte dall’export e del mercato digitale.
Per quanto riguarda la ripartenza del settore vitivinicolo, si deve tenere conto di due elementi: export e mercato digitale.
Il primo, rappresenta per i soci di Assovini circa il 50% delle vendite, mentre il mercato digitale, da strumento secondario è diventato importante, a causa degli effetti della pandemia.
“L’export dei vini – continua il Presidente di Assovini Sicilia – dipende molto da quali mercati esteri sono pronti e in ripresa. Il digitale è funzionale e ci insegna a convivere con gli altri strumenti. Questo sistema ha acquisito un ruolo rilevante, senza dimenticare che il vino è soprattutto convivialità. Gli strumenti digitali ci permettono di raccontare la nostra storia, il territorio, i protagonisti, le aziende in modo fruibile e veloce“.
Assovini Sicilia in uno scenario post pandemico.
Il vino siciliano ha retto l’onda d’urto del Covid-19, chiudendo il 2020 con una leggera flessione del 5% sulla produzione dei vini Doc Sicilia.
A questo proposito, Assovini Sicilia si inserisce in uno scenario di ripresa puntando su una comunicazione che racconti il vino e la sua qualità attraverso le storie dei viticoltori che fanno parte dell’ associazione.
“Se in passato l’Associazione ha avuto l’esigenza di gridare al mondo l’esistenza di una Sicilia diversa, di qualità, oggi i tempi sono maturi per raccontare i protagonisti di Assovini Sicilia.
Vogliamo fare parte di un mosaico che rappresenta il continente Sicilia. Nel nostro settore c’è un livello di preparazione molto alto grazie alla conoscenza e alla tecnica che la generazione precedente ci ha trasmesso. Abbiamo il dovere di condividere queste esperienze insieme ad una visione futura di Enoturismo digitale e sostenibile”, conclude il Presidente de La Gatinais.