Aperitivo, il rito italiano più amato diventa un evento internazionale

Più divertente di un semplice caffè, meno impegnativo di una cena, l’aperitivo è il rituale di condivisione preferito dagli italiani, espressione dello spirito, oltre che delle specificità territoriali, che da sempre caratterizzano il nostro Paese.

Secondo i dati di FIPE Confcommercio, infatti, è un appuntamento regolare per oltre il 52% degli italiani che, messe da parte fatiche e tensioni del lavoro, si ritrovano nei bar per godersi in relax il piacere della convivialità.

Un momento di socializzazione e di condivisione che negli anni ha preso sempre più piede in tutto il mondo, tanto che nel 2022 è nato il primo World Aperitivo Day.

Un vero e proprio Manifesto dell’Aperitivo, un disciplinare “pensato per codificare, promuovere e proteggere uno dei rituali più amati dell’italianità”.

Il visual del World Aperitivo Day 2023
Il visual del World Aperitivo Day 2023.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

Proprio in occasione della seconda edizione della Giornata Internazionale dell’Aperitivo, dal 26 al 28 Maggio 2023 si terrà a Milano, presso il centro congressi T35 del Nhow Hotel, anche il primo Aperitivo Festival.

Una due giorni in cui il capoluogo lombardo sarà animato da un vero e proprio Aperitivo District, con un itinerario di degustazione fatto di tasting, masterclass e intrattenimento.

Il pubblico e i professionisti potranno così ritrovare i classici abbinamenti e scoprire le nuove tendenze, che allietano il momento più atteso della giornata degli italiani e non solo.

Il visual dell'Aperitivo Festival 2023, alla sua prima edizione
Il visual dell’Aperitivo Festival 2023, alla sua prima edizione.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

Già, perché proprio Milano è diventata la capitale dell’aperitivo, ereditando negli anni Ottanta e Novanta lo scettro da Torino, città che ha visto nascere questo rito, nell’accezione più moderna del termine.

Ma quando e come nasce questo rito?

Breve storia dell’aperitivo.

Da più di duemila anni l’aperitivo viene utilizzato come metodo infallibile per stuzzicare l’appetito.

Era il V secolo a.C. quando il medico greco Ippocrate prescriveva ai pazienti affetti da inappetenza una bevanda in cui si facevano macerare nel vino fiori di dittamo, assenzio e ruta.

Nell’antica Roma, invece, prima dei banchetti si faceva una gustatio con vino, miele e stuzzichini.

L’etimologia del termine arriva infatti proprio dal latino aperitivus (che apre), e indica una bevanda in grado di stimolare, di “aprire” la sensazione della fame, senza arrivare però ad appagarla del tutto.

Ma l’aperitivo, inteso come rito nell’accezione più moderna del termine, nasce a Torino intorno alla fine del Settecento.

Nella città sabauda, in una bottega di liquori del centro storico, Antonio Benedetto Carpano comincia a produrre un vino aromatizzato con un infuso di erbe e spezie, il Vermouth.

Il Vermouth servito come aperitivo
Vermouth – crediti foto Canva

Ingrediente primario di numerosi cocktails, come il Martini, l’Americano, il Manhattan o il Negroni, da allora il vermouth è diventato il simbolo dell’aperitivo per antonomasia.

Accompagnato da qualche stuzzichino a base di prodotti tipici, così da renderlo appropriato anche per le donne che in genere non bevevano a stomaco vuoto, questo nuovo rito, da Torino ha iniziato a diffondersi in tutte le più grandi città d’Italia, da Genova a Firenze, da Venezia a Milano.

Milano la nuova capitale dell’aperitivo.

Proprio la città lombarda diventa protagonista di questo momento di convivialità, che si trasforma pian piano in un rito sociale. Sono i primi anni Ottanta, gli anni della Milano da Bere, “una città da vivere, da sognare, da godere”, come recita un famoso spot del tempo.

Poco importa se negli anni la città meneghina si è poi trasformata.

Quelle atmosfere caratterizzate dalla voglia di stare insieme per godere di un momento di relax accompagnato da un buon drink e qualche stuzzichino ci accompagnano ancora oggi.

L'aperitivo oggi a Milano, il momento d'incontro preferito dagli italiani
L’aperitivo oggi a Milano, il momento d’incontro preferito dagli italiani.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

Lungo i Navigli o per le vie del centro, tra quartieri vecchie nuovi, all’ora dell’aperitivo i locali si affollano di persone pronte ad abbandonarsi al piacere del momento più conviviale della giornata.

Quest’anno poi, con l’avvento dell’Aperitivo District inserito all’interno delle celebrazioni per il World Aperitivo Day, Milano ha trasformato l’aperitivo in un evento di culto, nel vero senso della parola!

Ma un vero aperitivo deve rispettare delle regole.

Il Manifesto.

L’Aperitivo è un rito originale 100% italiano, espressione della nostra identità culturale, e come tale va celebrato e salvaguardato.

Troppo spesso infatti viene confuso con alcune formule simili, come l’happy hour all’inglese o i moderni apericena a buffet, nate in epoca più recente come operazioni di marketing piuttosto che come rituali della tradizione conviviale.

Proprio per questo durante la prima edizione del World Aperitivo Day, nel 2022, è stato stilato dagli addetti ai lavori il primo Manifesto dell’Aperitivo, un disciplinare di 10 regole con le buone partiche da seguire per realizzare un vero Aperitivo all’Italiana.

Il momento della presentazione del primo Manifesto dell'Aperitivo, durante il World Aperitivo Day 2022
Il momento della presentazione del primo Manifesto dell’Aperitivo, durante il World Aperitivo Day 2022. Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

È un vero “Ape” all’Italiana?

Se in abbinamento al vostro drink preferito trovate anche un prodotto alimentare, magari tipico del vostro territorio, o una preparazione gastronomica di qualità, con almeno il 50% degli ingredienti Made in Italy, qualcosa che vi stuzzica l’appetito senza però arrivare a saziarvi, allora siete sulla buona strada.

Se poi i prodotti italiani vengono accostati ai migliori cibi e bevande internazionali diventando occasione di apertura verso altre culture, e se le proposte enogastronomiche sperimentano scelte sostenibili, a livello produttivo, ambientale e sociale, offrendo anche una cornice conviviale per la contaminazione con altri campi della cultura, potete esserne quasi certi.

E se i professionisti della somministrazione che vi accolgono nei loro locali vi trasmettono con il loro lavoro i valori dell’accoglienza, della qualità, della tipicità e della creatività italiane, facendo del vostro aperitivo uno strumento di condivisione dello stile di vita e del gusto italiano, allora state davvero gustando il vostro unico e inimitabile Aperitivo all’Italiana!

Il Manifesto dell'Aperitivo, con le 10 regole per un vero aperitivo all'italiana
Il Manifesto dell’Aperitivo, con le 10 regole per un vero aperitivo all’italiana.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

I trend più amati.

Non ci sono ricette o abbinamenti prestabiliti.

Dentro il perimetro stabilito dal decalogo del Manifesto ciascun locale può dare libero sfogo alla creatività e scegliere di proporre quelli che più e meglio rappresentano la propria idea di convivialità, le specificità del territorio, o ancora quelli che incontrano maggiormente i gusti dei clienti.

Tradizionale o creativo, goloso o salutare, alcolico o analcolico. Stilare una classifica degli aperitivi più amati è praticamente impossibile.

I trend beverage, secondo gli specialisti della mixology, sono i cocktail low e no alcohol, perché bere in modo consapevole sembra ormai davvero (e per fortuna) un must.

E se l’italianissimo Negroni (anche nella sua versione sbagliata), secondo il report annuale della Drinks International, resta saldamente in testa alla classifica dei cocktail più bevuti al mondo, i bartender dovranno comunque lavorare di fantasia per dare vita a nuovi twist sui classici dell’aperitivo.

L'italianissimo Negroni è in cima alla lista dei cocktails più amati al mondo
L’italianissimo Negroni è in cima alla lista dei cocktails più amati al mondo.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

E anche gli chef dovranno restare al passo con le nuove tendenze, destreggiandosi tra ingredienti tipici e abbinamenti gourmet, tra prodotti naturali e ricette golose, proponendo pairing innovativi in grado di esaltare i sapori e di coinvolgere il pubblico degli aperitivi in nuove esperienze.

Un esempio di pairing perfetto per un vero aperitivo all'italiana
Un esempio di pairing perfetto per un vero aperitivo all’italiana.
Credits Ufficio Stampa Alessia Rizzetto per MWW.

L’aperitivo del futuro.

Gli organizzatori del World Aperitivo Day hanno anche provato ad intervistare chat GPT per sapere come sarà l’aperitivo del futuro.

La sua risposta sembra prevedere un mix di elementi naturali e tecnologici, con una particolare attenzione all’estetica e all’esperienza visiva.

Ambienti con luci soffuse e con una maggiore presenza di elementi naturali come fiori o piante, che creano un’atmosfera rilassante e accogliente, con l’aggiunta di qualche tocco di tecnologia come schermi interattivi.

La proposta enogastronomica sarà presentata in maniera creativa e accattivante, in piatti e bicchieri di design, con una particolare attenzione all’estetica della presentazione.

L’intelligenza artificiale non ne fa menzione, ma c’è da credere che l’aperitivo del futuro punterà in modo imprescindibile sulla qualità, grazie ad una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, sempre più attenti nelle scelte.

Di sicuro la due giorni di Milano saprà svelare i gusti degli italiani, le abitudini del presente e le tendenze future legate al rito dell’aperitivo.

Quel che è certo è che nessun cambiamento potrà far venire meno la voglia di stare insieme e di condividere un buon aperitivo!

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Profondamente legata alla sua Val Trebbia, ama viaggiare, soprattutto con la fantasia, ascoltare storie e conoscere nuove realtà. Da sempre appassionata dalle storie di cibo e dalla scrittura, da qualche anno è stata rapita dal mondo del fine dining, dove l’arte della cucina e del servizio danno vita a esperienze gastronomiche espressione dell’anima degli chef, della loro squadra e, sempre più spesso, di tutto un territorio. Trovare le parole per raccontare tutto questo è una nuova sfida, che affronta con la sua ricetta personale fatta di passione, preparazione e perseveranza.

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