Ai Chiostri Milano il nuovo salotto di Luigi Biasetto

Varcato il cancello de “Ai Chiostri Milano”, lungo il corridoio all’aperto alcune bacheche informative raccontano la storia del luogo. Storia, che ha avuto origine nel 1466 con l’inizio della costruzione della chiesa e del convento, donato dalla famiglia Sforza ad un nobile portoghese diventato francescano. Attualmente è la sede storica di Fondazione Umanitaria.

Qui, il 13 ottobre si è inaugurato un nuovo grande progetto del gruppo AllegroItalia, che comprende una caffetteria e un launge, servizio bunqueting e, da gennaio 2024, un ristorante con dehor.

Un macaron all’origine dell’alleanza.

Per la caffetteria, Piergiorgio Mangialardi (founder e CEO di AllegroItalia) ha stretto una partnership con il Maestro pasticcere Luigi Biasetto, di origini veneziane, nato in Belgio e stabilitosi poi nel padovano.

Le bandierine intorno al colletto della divisa da chef lo contraddistinguono per essere il campione de la “coupé du monde”, con la torta Setteveli, nel 1997; membro AMPI e dell’associazione internazionale Relais Dessert.

Questo partenariato nasce da una forte sintonia di intenti tra i due: qualità e italianità come valori indiscussi.

Il macaron si può dire essere stata la scintilla d’amore di Mangialardi nei confronti di Biasetto, tanto che lui stesso racconta:

“I macaron non mi sono mai piaciuti e quando incontrai Luigi me ne offrì uno dei suoi ed io rifiutai; ma lui insistette chiedendomi il favore di assaggiarlo. Non volevo, ma visto che mi stava quasi pregando mi sono sentito in dovere di accettare. Che dire, mi è cambiata la vita!”.

Luigi Biasetto e Piergiorgio Mangialardi, foto concessa da MNLab

La scoperta di un luogo di quiete.

Entrando nella caffetteria “Ai Chiostri Milano”, il caos milanese si acquieta, i colori polverosi dell’ottanio affiancati ai velluti ocra, arancio e verdi, ti trasmettono immediatamente una sensazione di calma; condizione fondamentale per osservare e degustare le prelibatezze che spuntano in una vetrina ben illuminata come su un palcoscenico.

Il Bancone de Ai Chiostri Milano
Crediti foto: Mariafrancesca Scalisi

I macaron coloratissimi, pezzo forte del Maestro, sono i primi a conquistare la scena, seguiti dalla lucentezza delle creme e l’ariosità dei plum-cake.

Una parte è dedicata anche al salato, arancini croccanti e morbidi tramezzini.

Un buon calice di vino e degli ottimi finger food veneziani accompagnano la presentazione della grande protagonista della serata: la Setteveli Voyage.

La protagonista dell’evento inaugurale Ai Chiostri Milano.

A comporre il capolavoro, la Setteveli, trentaquattro prodotti tutti italiani e solo due provenienti dall’estero: la vaniglia di Tahiti e le fave di cacao, originarie del Sud America, ma poi lavorate interamente in aziende italiane, particolarmente attente alla sostenibilità.

Il Maestro Biasetto racconta: “La Setteveli è nata nel 1996 con l’obiettivo di rappresentare l’Italia nel campionato internazionale di pasticceria; questo dolce doveva arrivare con qualcosa che lasciasse un segno, al punto da cancellare tutti i dolci degustati prima e tutti quelli che sarebbero arrivati dopo.

Quindi la domanda partiva proprio da qui: Cosa c’è di più conosciuto al mondo italiano nel settore dolciario?

La crema da spalmare alle nocciole ha lasciato il segno nel ricordo di tutti. Quindi ecco il primo ingrediente: le nocciole.

Il primissimo sapore poi che ogni essere vivente sente è il latte, che contiene anche lo zucchero, fonte di energia: latte e zucchero, quindi, sono altri due elementi fondamentali per la Setteveli.

La torta doveva emozionare! Si mangia con i sensi.

E allora la Setteveli stuzzica l’olfatto con il profumo di gianduia, appare alla vista come un dolce elegante e raffinato, proprio come la nostra Italia, e infine l’insieme dei sapori dolce, salato, amaro, acido e umami, anche a contrasto tra loro, si fondono in un gusto esplosivo. Quando poi si taglia la torta, ai “crac” si alternano le morbidezze delle mousse.

Vaniglia e cioccolata protagoniste del retrogusto olfattivo; grazie alla saliva, infine, tutti i profumi risalgono alla trachea fino ad arrivare al naso. Wow!”

una fetta di torta Setteveli
crediti foto Mariafrancesca Scalisi

Setteveli all’insegna del progresso.

Un gran fumo e una musica da oscar hanno accolto Ai Chiostri Milano la Setteveli Voyage, ovvero la scatola contenete la torta che da oggi viaggia per arrivare perfetta fine alle nostre case.

Ci sono voluti due anni di tentativi per trovare il metodo migliore affinché questa possa giungere intatta a destinazione.

Nella versione luxury, la preziosa scatola da collezione è prodotta con materiali italiani sostenibili di alta qualità.

Ad accompagnare il dolce, all’interno della confezione, del ghiaccio sintetico per mantenerla fresca, del coulis alla vaniglia e le istruzioni con i consigli per la degustazione.

Oltre alla novità del viaggio, la Setteveli, dalla sua creazione ad oggi, ha avuto delle evoluzioni, tenendo sempre salda la sua identità.

Infatti, il pralinato è interamente prodotto nel laboratorio Biasetto con la miglior nocciola italiana, il cioccolato non è più quello comune ma di origine puramente biologica, per la glassa invece non si usa più la gelatina ma la pectina (una miscela di acidi poligalatturonici capaci di formare gel con zucchero o acidi); infine, una riduzione del 30% di grassi, un aumento del cacao dal 65 al 72% e una riduzione dello zucchero del 10%.

Per degustarla bisogna prendersi del tempo, non è una banale fetta di torta, essa custodisce al suo interno i nostri ricordi più felici, è un portento di emozioni positive, è come quel regalo tanto atteso da un bambino.

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Mariafrancesca fin da piccola amava impastare e curare i dettagli della tavola assieme alla sua mamma. Ha frequentato infatti l’istituto alberghiero SafiElis a Roma e ha fatto molte esperienze in Italia e all’estero sia nel settore della cucina che in quello della sala, lavorando anche in ristoranti stellati. La tavola, per lei, è sinonimo di arte, condivisione e divertimento. Un buon piatto, curato nei dettagli, amplifica tutte le emozioni positive, e per questo è sempre alla ricerca di nuove esperienze. Attraverso la passione per la scrittura, vuole condividere il suo entusiasmo e ogni nuova avventura che la portano alla scoperta di luoghi, piatti e curiosità.

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