L’appuntamento è per le dieci, all’ombra del grande platano secolare. La cerimonia del cacao è il primo evento in programma nel giardino del Castello di Grazzano Visconti (PC), per le celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra, organizzate lo scorso 11 Giugno da Bloom Society.
Da sempre considerato un sacro rito propiziatorio, non a caso è stato scelto per l’apertura di questa giornata dedicata all’ambiente e alla sua salvaguardia.
Il Cacao nella mitologia Maya.
Un mito Maya indigeno, infatti, racconta che ogni volta che l’equilibrio tra l’uomo e la natura viene minacciato, lo Spirito del Cacao viene dalla foresta per aprire i cuori delle persone e riportare il pianeta in uno stato di armonia.
Il Cibo degli Dei, utilizzato da millenni nelle cerimonie sciamaniche, ha il potere di attivare una connessone con il proprio IO più profondo, per aiutarlo a scoprire nuove parti di sé e a ridefinire le sue relazioni con l’esterno.
Maestro gentile e non intrusivo, attraverso la sua cerimonia guida ciascuno di noi in un viaggio tra il mondo visibile e l’invisibile, e senza alterare il nostro stato mentale ci conduce verso nuove consapevolezze e verso una rinnovata visione di noi stessi e del mondo.
La Cerimonia del Cacao nel Castello di Grazzano Visconti.
Mentre scoccano le dieci le persone iniziano a radunarsi per l’appuntamento. C’è chi tentenna incerto sul da farsi, e chi invece posiziona deciso il tappetino a terra, per condividerlo con chi ne è sprovvisto. Sul prato ancora bagnato di rugiada c’è posto per tutti.
Il brusio delle voci si zittisce quando Lui arriva, scortato dal cerimoniere all’interno di una casseruola di rame chiusa da un coperchio, che viene posizionata delicatamente a terra.
La Cerimonia del Cacao ha inizio.
Gli strumenti del rituale “del cacao”.
Per prima cosa viene acceso il palo santo, un legno sacro dalle numerose proprietà benefiche.
Secondo la leggenda, la sua pianta fiorisce il giorno di Natale e viene usato nei rituali per purificare l’aria, come fosse un incenso, e per favorire il rilassamento psico-fisico.
Ciascuno di noi lo respira mentre l’energia comincia a scorrere, accompagnata dal suono armonico del palo de lluvia.
Questo antico strumento originario dell’America del Sud, ancora oggi viene utilizzato non solo per scopi musicali, ma anche in cerimonie religiose propiziatorie. Si pensa infatti che il suo suono rilassante, simile allo scroscio dell’acqua, abbia poteri magici.
In questa atmosfera benevola e distesa, tutto è pronto per accogliere Lui.
Il Cacao, cibo degli Dei.
Il cacao ancora caldo viene distribuito in bicchieri di carta, rigorosamente riciclati e riciclabili in linea con lo spirito della manifestazione, consegnati tra le mani dei presenti come fossero piccoli scrigni dal contenuto prezioso.
Tutti lo guardiamo, incerti sul da farsi e in attesa delle indicazioni della nostra guida spirituale.
Inizia una sorta di analisi sensoriale, non certo per stabilire la qualità della bevanda ma anzi per accoglierla, e per chiedere al suo spirito di aiutarci a risvegliare le memorie, a lasciar scorrere le sensazioni che ciascuno porta dentro di sé.
Conoscere il Cacao attraverso i sensi.
Stringiamo tra le mani il nostro bicchiere e cerchiamo un primo contatto visivo con il Cacao, lo osserviamo per iniziare a conoscerlo. Leggere sfumature dorate ammiccano dal fondo bruno ipnotizzando lo sguardo. La consistenza porosa gli conferisce un aria di concretezza.
Di sicuro quello del Cacao è uno spirito risoluto, forte, sicuro, eppure allo stesso tempo anche confortevole, accogliente, e rispettoso delle volontà di ogni individuo che si avvicina a lui.
Ce lo conferma anche il suo profumo.
Annusiamo il Cacao, lo respiriamo, cerchiamo di indovinare gli aromi. Il suo tipico sentore tostato viene appena smorzato dalla fragranza rotonda della cannella.
Di sicuro l’olfatto è il senso più direttamente collegato alla nostra memoria (come ci ha raccontato anche la nostra Silvia Rivetti nel suo pezzo dedicato all’Effetto Madeleine).
Proprio questo passaggio dunque è fondamentale, per mettere in connessione la propria mente, e soprattutto il proprio cuore, con i 4 elementi: la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco, le forze che governano la natura e dal cui equilibrio dipende la sopravvivenza dell’intero cosmo.
Una danza sacra tra il visibile e l’invisibile.
Ormai senza più barriere, lo spirito di ognuno è libero di muoversi in una danza sacra tra il visibile e l’invisibile, e di unirsi agli altri in un canto propiziatorio.
Una sorta di preghiera, considerata una vera e propria medicina dalle culture aborigene del centro America.
Cacaocita La Medicina, Cacaocita la ti r iri
Cura Cura Cuerpicito, Cura Cura la ti r iri
Limpia Limpia Espirito, Limpia Limpia la ti r iri
L’assaggio.
Solo così si giunge all’ultimo atto di questa Sacra Cerimonia del Cacao e, finalmente, si può gustare la bevanda, abbandonandosi anche al piacere del palato.
Corposo, ruvido e intenso, con una gentile nota speziata e un retrogusto gradevolmente amaro, utilizza anche il senso del gusto per arrivare a nutrire il corpo e l’anima di energia pura.
Il Cacao, un superfood con tante proprietà nutrienti.
In effetti, al di là del rito e delle credenze a cui ciascuno può decidere di prestare fede o meno, il cacao è un vero e proprio superfood.
Parliamo ovviamente del cacao crudo. Infatti i suoi semi, le fave di cacao, sono un prezioso concentrato di nutrienti, energia e gusto.
- Sono ricche di polifenoli e catechine, che svolgono una importante azione anti-ossidante in grado di contrastare l’invecchiamento delle cellule;
- contengono triptofano, che stimola il sistema nervoso centrale e la produzione di serotonina, aiutando così il buonumore;
- sono ricche di vitamine e sali minerali, come calcio, ferro e soprattutto magnesio, uno dei più importanti minerali alcalini, che aiutano a mantenere alti i livelli di energia;
- sono una buona fonte di fibre e di rame, ma anche di acidi grassi Omega 6 fondamentali per la prevenzione di numerose malattie.
Il Cacao usato per le cerimonie.
Ma cosa contiene il cacao delle cerimonie?
Il cacao utilizzato per le cerimonie è molto diverso dal cacao che si trova comunemente nei nostri supermercati.
Viene ricavato dalla semplice macinazione a freddo delle fave di cacao provenienti dalle piante autoctone prevalentemente del Guatemala, in precedenza leggermente tostate e pelate.
In questo modo il cacao contiene tutti gli elementi che compongono il frutto nella sua integrità.
L’utilizzo delle spezie.
Si possono poi aggiungere spezie a piacere, come la cannella appunto, ma anche la curcuma che conferisce quell’aura dorata alla miscela; e poi ancora lo zenzero, il cardamomo o il peperoncino.
La scelta dipende dai propri gusti personali, ma anche dagli effetti benefici che si ricercano, e che ciascuna di queste spezie può contribuire ad integrare alla bevanda.
Fondamentale è l’utilizzo del pepe, per aiutare l’attivazione delle proprietà del cacao.
I doni più preziosi del cacao: benessere e conforto.
Certo a volte, nonostante l’intermediazione della cerimonia sacra, stabilire una connessione con sé stessi e con il proprio IO interiore potrà sembrare difficile.
Eppure possiamo avere la certezza di trovare sempre nel cacao, e nel suo gusto unico, un prezioso alleato per il benessere del nostro corpo, ma anche per il conforto del nostro spirito.
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