“Mare e Vitovska”…e non solo

Depliant manifestazione "Mare e Vitovska"

Venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio si è tenuto “Mare e Vitovska”. L’evento estivo del panorama triestino, giunto alla sua 17esima edizione, si è svolto all’interno del Castello di Duino (provincia di Trieste) che è capace di regalare una vista mozzafiato tra l’azzurro del cielo e il blu del golfo di Trieste. 

Il Programma.

Il programma prevede una due giorni all’insegna di degustazioni della Vitovska, un vitigno autoctono a bacca bianca. Figlio di un incrocio spontaneo tra Glera e Malvasia, viene coltivato in Friuli – Venezia Giulia e nella vicina Slovenia. La sua particolarità è racchiusa nella personale interpretazione che ogni singolo viticoltore sceglie con amore di donargli.

L’anima ed il cuore dell’evento sono il Carso e gli uomini che lo coltivano creando vini dalle caratteristiche assolutamente uniche. Elementi chiave che emergono chiaramente nel fil rouge della manifestazione: trasmettere l’eleganza, i profumi e le potenzialità della Vitovska.

Uno scorcio della vista dal Castello di Duino
Scorcio vista dal Castello di Duino – crediti foto Clio Uliveti

La conferenza stampa guarda al futuro: Vitovska 2050.

Ad aprire le danze è, nel pomeriggio di venerdì 30 giugno, la conferenza stampa.

Il convegno, moderato da Stefano Cosma (che proprio in quest’occasione sarà premiato con il titolo di Cavaliere della Vitovska), punta lo sguardo dritto al futuro: Vitovska 2050.

Il viaggio che si percorre, accompagnati da Matej Skerlj presidente dell’Associazione viticoltori del Carso, Walter Filiputti, presidente del Consorzio FVG Via dei Sapori e David Pizziga, presidente GAL Carso – LAS Kras (solo per citarne alcuni), passa attraverso la sostenibilità, lo sviluppo e la collaborazione per il futuro eno-turistico del Carso.

E proprio nell’ottica della collaborazione a 360 gradi per il futuro del Carso, rientra il progetto a carattere regionale della vendemmia turistica didattica.

Bicchiere "Mare e Vitoska" e sullo sfondo il Golfo di Trieste
Bicchiere “Mare e Vitovska” con vista sul Golfo di Trieste – crediti foto Clio Uliveti

Il progetto della vendemmia turistica didattica.

Presentato da Tiziano Venturini, in qualità di responsabile del coordinamento regionale delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia, il progetto è il primo in Italia nel suo genere.

Un’iniziativa con alle spalle mesi di lavoro, al fine di redigere un chiaro protocollo di linee guida per le aziende vitivinicole che vorranno ospitare i visitatori nel periodo della vendemmia.

Cassetta d'uva raccolta per la vendemmia
Cassetta d’uva per la vendemmia – crediti foto Unsplash

La vendemmia turistica didattica è intesa come attività non retribuita e della durata limitata, con carattere ricreativo e culturale da svolgersi in vigna nei mesi da agosto ad ottobre.  

Da quest’estate, quindi, i turisti del Friuli – Venezia Giulia potranno scegliere di vivere questa proposta enogastronomica, e al tempo stesso di svago, adatta anche alle famiglie. L’iniziativa, inoltre, sarà patrocinata da tutti i canali promozionali di PromoTurismoFVG.

Le degustazioni.

Squadra che vince non si cambia! Come nelle passate edizioni, le degustazioni delle 30 e più Vitovske sono accompagnate da gustosi abbinamenti gastronomici proposti da celebri ristoratori della provincia di Trieste (e non solo).

Banco d'assaggio formaggi fattoria Kmetija
Banco assaggio formaggi a “Mare e Vitovska”- crediti foto Clio Uliveti

Non sarà solo la Vitovska, quindi, ad allietare il palato dei visitatori accorsi al Castello di Duino per partecipare all’evento.

Le proposte gastronomiche di “Mare e Vitovska”.

Diverse e variegate le offerte dei ristoratori presenti, disposte sui vari banchi dislocati lungo gli spazi del castello. Proposte gastronomiche da gustare godendo del sapore, dei profumi e degli scorci della costa a picco sul mare.

Per accompagnare il primo assaggio di Vitovska, cadono a pennello le acciughe di “Cape Trieste” servite in più versioni: con il classico burro, con gorgonzola dolce, con ricotta e miele e con formaggio e kren. Acciughe e abbinamenti, tutti, promossi.

Confezione di acciughe "Cape Trieste Srl"
Acciughe “Cape Trieste” – crediti foto Clio Uliveti

Immancabile l’assaggio delle pagnotte di “Pagna – Panificio Artigianale” nelle quali si riconosce, al primo morso, la continua attenzione che viene loro riservata nella ricerca del tipo grano utilizzato e nella sua lavorazione.

Le proposte di carne.

La scommessa dell’“Hotel Ristorante Krizman” è un filetto di maiale cotto a bassa temperatura accompagnato da una julienne di zucchine marinate (forse l’unica nota stonata del piatto). A salvare il piatto ci pensa un particolare “savor” di cipolla aromatizzata al lampone con crumble di mandorla.

Filetto di maiale, zucchine e cipolla al lampone dell'Hotel Ristorante Krizman
Filetto di maiale dell’Hotel Ristorante Krizman – crediti foto Clio Uliveti

Offerta di carne anche per la “Crocevia Locanda Carsica Contemporanea” per la quale lo chef Davide Tonetti (concorrente passato di Masterchef) presenta una salsiccia di carne di coniglio “home made” su letto di cavolo cappuccio e chips di pane croccante.

Le note più dolci.

Non manca la nota dolce con la quale concludere gli assaggi. “Caffè Vatta” e “Bar X” propongono freschi e cremosi gelati. Il gusto più rappresentativo è quello a base di yogurt Zidaric, dadolata di pesche, miele di Marasca e Vitovska. Particolare invece, di sicuro nel nome, il Carlotta: morbida crema di mandorla tostata e caramello al fior di sale di Pirano, in quel contrasto fra dolce e salato che non delude mai.

Il bicchiere della staffa è una ricercatissima vodka al Miele di Marasca, con la quale salutarci in un arrivederci a “Mare & Vitovska 2024“.

Gelato al gusto "Carlotta" proposto da Caffè Vatta
Gelato gusto “Carlotta” – crediti foto Clio Uliveti

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Da piccola ha trascorso più giornate al negozio alimentari dei nonni che all'asilo. Giorni che hanno inciso nel suo cuore la passione per il cibo e la gastronomia. La scrittura, invece, è arrivata più tardi, quando riempiendo il classico diario da adolescente, si è accorta del suo prezioso potere terapeutico. Da allora la necessità di unire queste due passioni è stata ed è un'urgenza emotiva!

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