Gellius Oderzo.
Non appena varcherete questa porta verrete travolti da una suggestione magica. Vi guarderete intorno e vi parrà di percepire nell’aria il profumo di storie antiche, vi sembrerà che i muri narrino, silenziosi, gesta e vicende altrimenti dimenticate.
Potrete sentirvi castellani medievali nella “saletta della torre”, vestire i panni di ricchi romani tra straordinari reperti archeologici, oppure ammirare con emozione le vele di mattoni dell’ex carcere. E poi lì, nell’accogliente sala centrale e più ampia al primo piano, alzare gli occhi e ritrovarvi ai giorni nostri, in un’atmosfera fatta di pietre antiche a contorno, protette da una volta moderna ed elegante e un pavimento di legno che infonde calore.
Il Gellius è un posto dove come non mai antico e moderno si incontrano e abbracciano; un ristorante ricavato in un castello medievale, a Oderzo (TV), che però custodisce segreti molto più antichi, segreti celati nei resti romani che campeggiano fieri di ricchezza del passato e che raccontano una storia, la nostra storia, che la modernità dei soffitti e dei dettagli degli arredi non vogliono dimenticare.
Sarà impossibile non innamorarsi di quella magia e poi, una volta seduti a tavola, sarà un altro il profumo che vi avvolgerà e delizierà: quello della cucina, dei piatti che, tra colori, odori e sapori stupefacenti, vi parleranno di un altro prodigio ancora, e di altri segreti… I segreti dello chef Alessandro Breda, capace di creare una inimitabile simbiosi tra innovazione, semplicità e tradizione.
Tradizione perché la cucina è sempre calata nella stagionalità della terra; semplicità perché sapori e qualità nei prodotti sono inalterati; innovazione perché lui, un cuoco che si è guadagnato una stella Michelin e non solo, porta in tavola abbinamenti ricercati, e le portate, splendide sulle porcellane a creare opere d’arte commestibili, svelano al palato un’esplosione di gusti e retrogusti da artista e prestigiatore del food.
Potrete comporre il menu a piacere scegliendo alla carta, oppure decidere di farvi condurre dallo chef in un viaggio degustazione composto da cinque portate: tutte da scoprire, una dopo l’altra, ognuna dai “paesaggi” differenti e che vi lascerà nella memoria sentori unici e peculiari. Ogni piatto la sua individualità, la sua distintiva specialità.
E magari sceglierete di arricchire il viaggio facendovi abbinare da Mattia Garon o dagli altri ragazzi di sala, sempre eleganti e sorridenti (perché accoglienza è la parola d’ordine) un vino ad ogni portata. I vini arrivano direttamente dalla cantina della struttura, che offre una selezione delle migliori 800 etichette: italiani, spagnoli, francesi, croati, new zelandesi, californiani o australiani…
I piatti di chef Breda – Gellius Oderzo.
Ho adorato la spatola impanata, con popcorn di pane giapponese, cavolfiore croccante, fiori eduli e crema di zucchine o di cavolfiore.
E il riso soffiato al farro che dona un tocco di fanciullesca dolcezza agli spaghetti al nero di seppia con cappesante e salsa al basilico?
Questo è un piatto che racconta come l’equilibrio perfetto non è dato solo dall’accostamento dei sapori e delle consistenze, ma anche dal contrasto delle temperature.
Uno dei risotti di Alessandro Breda che ho amato molto è quello con verdure croccanti e astice: terra e mare si incontrano, mantecati con cagliata e una spumeggiante salsa ai crostacei.
Ma ogni stagione ha i suoi sapori, sul piatto il ritmo di Madre Natura, che Breda non smette mai di ascoltare.
E se di Alessandro Breda e del Gellius siete curiosi di saperne di più, ecco i miei articoli sul magazine Food Lifestyle:
Intervista ad Alessandro Breda
Ristorante Gellius, Calle Pretoria, Riviera Monticano, 6, 31046 Oderzo TV